LA QUALITÀ DEL TABACCO: COME DISTINGUERLA?

Alla luce della maggiore attenzione sugli effetti sulla salute, i tabacchicoltori sono chiamati a produrre tabacco garantendo standard di qualità sempre più elevati.
Numerose sono state le ricerche che negli ultimi anni hanno tentato di dare risposta a questa domanda di qualità, molte delle quali hanno riguardato gli aspetti agronomici poiché la qualità si crea prima di tutto nei campi durante il processo produttivo, ed è fortemente influenzata dalle tecniche colturali, oltre che dai fattori ambientali.
Coltivazione del tabacco: quali sono i rischi?
Il rischio nell’uso del tabacco, per l’uomo e per l’ambiente, è legato a una serie di fattori che nascono dall’uso delle materie prime utilizzate nel sistema produttivo, per coinvolgere poi tutta la catena del processo industriale; per arrivare all’uso non corretto dei prodotti, fino alla eliminazione delle sue scorie. Questo principio generale vale per tutti i prodotti e con il tabacco sono previste delle regole maggiormente restrittive.
Dove troviamo i rischi maggiori?
Il rischio può essere valutato in diversi momenti, ad esempio nel tipo di terreno in cui viene coltivata la pianta, nei fertilizzanti utilizzati, per gli insetti presenti in quell’area e in quell’anno; può essere dovuto ai fitofarmaci utilizzati, nella raccolta, nel sistema di conservazione prima dell’utilizzo e infine nel sistema di eliminazione degli scarti.
Pensiamo ad esempio ai metalli pesanti presenti nel terreno, i batteri, le muffe e loro tossine, l’inquinamento chimico del terreno o delle acque di irrigazione, l’inquinamento ambientale dato dai residui. Tutto ciò influisce sul risultato della coltivazione e sulla qualità finale del prodotto.
Come valutare la qualità del tabacco?
Ci sono diversi fattori che possono influire sulla qualità del tabacco. Ecco alcuni dei criteri più comuni per valutarla:
- Umidità: la qualità del tabacco può essere influenzata dalla quantità di umidità che contiene. Il tabacco con un’umidità troppo alta può diventare appiccicoso e produrre un fumo denso e grasso, mentre il tabacco troppo secco può essere sgradevole da fumare.
- Aroma: l’aroma del tabacco è un indicatore importante della sua qualità. Il tabacco di alta qualità ha un aroma intenso e piacevole, mentre quello di bassa qualità può avere un odore sgradevole o aspro.
- Struttura: la struttura del tabacco può influire sulla sua qualità. Il tabacco di alta qualità è solitamente compatto e omogeneo, mentre quello di bassa qualità può essere disordinato o troppo fibroso.
- Gusto: il gusto è un altro fattore importante per valutare la qualità del tabacco. Il tabacco di alta qualità ha un gusto intenso e piacevole, mentre quello di bassa qualità può avere un gusto amaro o aspro.
- Provenienza: la provenienza del tabacco può influire sulla sua qualità. Il tabacco coltivato in condizioni ideali, con terreno fertile e clima adatto, tende a essere di qualità superiore rispetto a quello coltivato in condizioni meno favorevoli.
Questi sono solo alcuni dei fattori che possono influire sulla qualità del tabacco. La valutazione della qualità è soggettiva e può variare a seconda delle preferenze individuali.
La qualità del tabacco di Manifattura Mediterranea
È ormai certo che il fumo di sigaretta è nocivo, ma soltanto pochi sanno che la maggioranza dei produttori è solita aggiungere, in varie fasi di produzione, alcuni additivi al tabacco delle sigarette.
Gli additivi influiscono in misura diversa sulla composizione chimica del fumo. Gli additivi del tabacco vengono usati per scopi diversi: conferire un aroma particolare alla sigaretta o regolarne il processo di combustione, oppure impedirne l’essiccazione.
Gli additivi possono rendere le sigarette più allettanti, mascherando alcuni effetti indesiderati dell’inalazione di fumo.
Noi di Manifattura Mediterranea ci impegniamo a garantire un controllo serrato su tutti i processi di lavorazione, dalla materia prima al prodotto finale, per garantire un prodotto di elevata qualità e senza alcuna aggiunta di additivi chimici.
